giovedì, maggio 05, 2005

Paolo, vero leader

"Se qualcuno vuole dire qualcosa per ricordare Paolo può a farlo a questo microfono”.

Così diceva martedì l’addetto alla funzione nella fredda “Stanza del Commiato” generando in tutti noi una voglia matta di gridare quanto Tu, Paolo, stavi ancora con noi e qualunque parola era superflua in quella commozione generale che traspariva dagli occhi di tutti.

Io non ce l’ho fatta a parlare, volevo dire cosa sentivo nel cuore, volevo onorarti di più se mai fosse stato possibile ma mi sono scoperto fragile e tanto impotente: non potevo piangere in quell’occasione, non ero riuscito già prima a trattenermi quando ho abbracciato Domenico.

Scrivere è più facile che parlare…Che forza hanno dimostrato i Tuoi amici nel testimoniare lì, in quella occasione, la loro emozione.

Già, i Tuoi amici. Ma quanti ragazzi martedì erano con Te. Nel vederli camminare insieme mi sono venuti nella mente fotogrammi di quando eravate piccoli e già allora facevate Gruppo.

Della triste giornata di martedì mi porto a casa la consapevolezza di quanto sia forte questo Gruppo del quale Tu eri un leader indiscusso e credo cosciente; come genitore che osserva doverosamente i tratti degli amici dei propri figli ho sempre riconosciuto questa tua qualità che riscontravo in tanti piccoli segni…..la scelta del numero “1” sulla maglietta, la responsabilità che ti prendevi nel trattenere il disco nonostante le nostre urla da fuori “Dallo via!”, la lucida chiarezza dei tuoi progetti di studio, il tuo interesse a tutto….alla vita, il saperti divertire e coltivare il valore dell’amicizia.

Questo tuo essere “speciale” l’ho potuto apprezzare di riflesso soprattutto in questo ultimo anno quando riuscivo a filtrare qualcosa da Diego sulle giornate trascorse con Te e Teo ad Ibiza e ad Amsterdam: mi sembrava di esserci anch’io con voi a ridere e sparar cazzate con lo spirito di quel mattino alle 5.00 quando vi ho accompagnato all’aeroporto.

Sono contento di averti conosciuto ed apprezzato nelle tue qualità umane e lo sono per Diego che ha avuto la fortuna di aver vicino un punto di riferimento importante nel suo percorso di crescita.

Mi mancherai, leader, ma so che in campo e nella vita ci sarai sempre anche Tu con i Tuoi magnifici compagni perché il legame che ti ha unito a loro è più forte delle umane vicissitudini.

Un pensiero, da genitore, ai Tuoi genitori: Domenico e Nuccia, forza ! come ne aveva Paolo e grazie per avercelo fatto incontrare.

Giorgio Zambon