venerdì, maggio 06, 2005

Ciao, Paolo!

Io ti ho conosciuto soltanto dopo la tua improvvisa scomparsa...
Ti ho conosciuto attraverso il dolore di chi ti vuole bene.
E stasera, su questo blog,
leggendo le testimonianze di tanti amici, di tanti cuori feriti, arrabbiati, svuotati...
non ho potuto fare a meno di unirmi a questo coro smarrito e disperato.
Chi sono? Un'insegnante di Teo e di altri amici che con te hanno condiviso momenti "not Standard", che mi pare una definizione degna di prendere in prestito.
Squarci di tempo unici e indelebili... e parole di circostanza non ne ho.
So come si sentono i tuoi amici in questo momento,
so cosa significherà per tutti loro continuare il proprio cammino in questo mondo ingiusto e inafferabile che dispensa e poi toglie.. che promette e poi tradisce.
Il tempo è un alleato prezioso che allevia il dolore e rimargina le ferite più profonde.
Ma i ricordi non si appanneranno.. le immagini non sbiadiranno.
Chi ama non dimentica. E sarà dolce e sarà amaro allo stesso tempo.
Tu sarai ovunque loro ti porteranno. Dentro ogni lacrima, dentro ogni sorriso.
E non sempre questo li consolerà.
Non sempre basterà a placare il sottile tormento di chi rimane.
Sarà diverso sognare, viaggiare, crescere...
Sarà diverso giocare, lottare, vincere...
Ma tu sarai ancora quella molla...
Quello sguardo, quel dribbling, quella sbronza, quell'alba, quella canzone, quell'esame..
Quella volta che solo tu potevi.
Paradosso. Assurdità. Miracolo.
E l'amico da lassù tirerà il dischetto.
Quello buono. Quello giusto. Quello del goal.
 
Cille, saluta la mia amica Carla ora che ti trovi dalle sue parti.
 
Silvia Vinciguerra
(Mago hai avuto un'idea grandiosa... e già hai preso al volo quel dischetto dall'alto... )